lunedì 21 novembre 2011

La sorella di Mozart - Rita Charbonnier

Per una volta, il titolo introduce direttamente l'argomento e renderebbe superflua un'introduzione al libro. Che scrivo comunque.

E' trattata con passione la vita intera, dalla primissima infanzia alla senescenza, di Maria Anna Walburga Ignatia Mozart, nata quartogenita, ma prima a sopravvivere ai primi mesi, di casa Mozart e dotata di innato talento musicale. Di questo talento il padre si servirà per far sfuggire all'anonimato la propria casata, almeno fino a quando il secondogenito, e più famoso, Wolfgang Amadeus non mostrerà il genio che è stato tramandato fino a noi, vanificando i sogni e in un certo modo la personalità di Nannerl, soprannome di Maria Anna.


Se nel leggere "La sorella di Mozart" ci si interrompesse ai quattro quinti del libro, è probabile che l'unica sensazione trasmessa al lettore sia un senso di sconfitta totale. La protagonista non è un'eroina che lotta per i diritti delle donne, non la si può descrivere come una delle prime femministe, semmai un esempio di come prima del secolo XX (per l'esattezza ci troviamo nel secolo XVIII) le doti, artistiche e umane, femminili fossero ignorate o addirittura rinnegate:

[…] …nessuna donna compone! [...]

Alle imposizioni familiari e sociali la protagonista reagisce con rabbia sorda e mutismo, ma senza mai ribellarsi, subendo costantemente gli eventi di cui sempre e solo altri sono protagonisti. Il titolo del libro è la prima e più evidente sconfitta: non compare Maria Anna come musicista e compositore, ma in rapporto al più noto Wolfgang Amadeus, perché altrimenti, chi conosce Maria Anna Ignatia Mozart?
Verso le ultime pagine, il riscatto di Nannerl arriva, e sempre da un altro personaggio (del tutto inaspettato) che, commentando la composizione della ragazza Di tua mano io grata, pronuncia la prima esclamazione sensata di tutto il testo:

'Per qual motivo, di grazia, si dovrebbe portar riconoscenza a chi ci porge una mano? […] L'immagine poetica è pregevole, davvero non affermerei il contrario, e l'ispirazione parmi assolutamente autentica; eppure davvero io non comprendo perché mai, in questa vita, si dovrebbe aver bisogno di affidarsi all'aiuto di qualcuno, sul quale non si ha neppure il coraggio d'alzare il guardo'. 

Proprio questo atteggiamento rende la narrazione più reale, insieme al rapporto con Wolfgang di cui seguiamo le evoluzioni, in tutta la sua bellezza e imperfezione. Scritto fluentemente, nonostante i virtuosismi stilistici a tratti fastidiosi (ma visto il tempo in cui le vicende hanno luogo non potevano essere evitati), scorre bene, ma non è un libro di quelli che si ha il piacere di rileggere periodicamente. L'elemento che solleva "La sorella di Mozart" una spanna sopra la mediocrità è l'amore di Rita Charbonnier per la musica che permea ogni pagina:

Nella cucina il buco nel muro era libero da ogni impedimento e il suono del cembalo rallegrava i cuochi intenti ad approntare la merenda dell'arcivescovo… […] …Gunther e Claudia avevano abbandonato gli Zwetschgenknodel e danzavano allegramente il Minuetto. Nel prendersi per mano pasticciavano la farina con la polpa di prugna e i loro grembiali erano ben difformi da abiti da festa, ma le facce rubizze erano aperte a larghi sorrisi che un'elegante sala da ballo non avrebbe mai conosciuto.

e soprattutto la conclusione per niente scontata, in cui il titolo assume, inaspettatamente, un nuovo significato.

Qui la scrittrice chiarifica quanto c'è di vero, e quanto di inventato, nel libro.

E' il suo primo romanzo, per cui questi aspetti sono in qualche modo comprensibili. Nel complesso, non mi è dispiaciuto. Lo consiglio se è in forte sconto, o in prestito.

Titolo:   La sorella di Mozart
Autore:  Rita Charbonnier
Editore: Corbaccio
ISBN: 8879727591
Prezzo: 16€

9 commenti:

  1. Un tipo di libro che non so quanto mi interesserebbe, però lo fai sembrare bello!

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  2. Non so dire se sia il tuo genere...se ti immedesimeresti nella protagonista o la odieresti... ma merita un tentativo ;)

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  3. Grazie per l'attenzione! Mi piace molto questa recensione. E a chi desiderasse leggere il romanzo, consiglio senz'altro la nuova edizione Piemme Bestseller.

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  4. Grazie di essere passata! Il volume che ho al momento appartiene alla Biblioteca Civica Comunale, nell'acquistarlo sicuramente sceglierò, e consiglierò, l'ultima edizione.

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  5. @Mari: Chronocento mi ha spiegato il fenomeno del pingback, che non conoscevo :D

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  6. Sono arrivata qui per via degli avvisi email di Google; non si sfugge, signore e signori, bisogna stare attenti a quel che si scrive in un blog! Di solito non commento tutti i post, ma in questo periodo sono bloccata a letto da un problema alla schiena, e quindi il computer è sempre acceso...
    Un collegamento a questa pagina è adesso presente sul mio sito:
    http://www.ritacharbonnier.com/parola-di-blogger
    Un caro saluto e buone letture,
    RC

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  7. bel pezzo mia cara, veramente un bel pezzo;)

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