lunedì 21 novembre 2011

Elogio della Biblioteca

La fotocellula rileva la mia presenza e le porte a vetri si aprono. Il freddo nell'androne indietreggia un istante, prima di essere lasciato fuori come un ospite sgradito.
Mi sento a casa.
L'ambiente è gradevolmente riscaldato, devo togliermi la sciarpa per non soffrire il caldo. Lo faccio in fretta, mentre mi muovo tra gli scaffali: non ho tempo da perdere, voglio tornare a casa, e la biblioteca chiuderà fra poco più di un'ora. 
Il mio tempo, voglio dedicarlo alla selezione accurata di questo mese.

Di solito, se c'è un libro che desidero in particolare, mi dirigo direttamente alla sezione che mi interessa, ma oggi non è una di quelle volte. 

Gironzolo aspettando che uno di loro mi chiami. 

Ne prendo sempre in prestito tre alla volta, il numero perfetto da far fuori in un mese, impegni accademici permettendo. Uno è quasi sempre un giallo, di Poirot, possibilmente; nella mia mente caotica l'ordinato e metodico ometto coi baffi è un simpatico, rilassante appuntamento mensile che scioglie, di solito, la tensione che altri libri potrebbero generare. Il suo procedere elegante nelle indagini porta sempre a risultati succosi: so che almeno un libro dei tre non mi deluderà.
Lo cercherò per ultimo.

Nello scaffale in evidenza "la Civica consiglia", trovo un titolo che avevo già notato prima delle vacanze estive, "La sorella di Mozart". Copertina caruccia, lo prendo. Troppa superficialità? Forse. Lo saprò dire. Fuori uno.

Letteratura americana. Ken Follet, "La caduta dei giganti". Me ne ha parlato bene una collega, giorni fa. Leggo in quarta di copertina "…ai tempi di Giorgio V…" e lo lancio subito indietro al suo posto. Non ho voglia di impelagarmi nelle trame di Follet, di cui ho letto qualcos'altro e per apprezzare il quale devo essere nello spirito giusto. Non sei tu, ritenta, sarai più fortunato. Passo oltre.
Stephen King. Un bell'horror dei suoi non sarebbe male, questo mese. Potrei approfittarne per prendere "Shining", è una vita che vorrei leggerlo. C'è solo in inglese. Ancora meglio, ma sono stanca e anche se so che domani è un altro giorno, il torpore mi fa desistere. Tuttavia prometto al libro consunto, con voce profonda da film in bianco e nero, che tornerò a prenderlo, un giorno. Passo oltre.

Scaffale ad altezza d'occhio, cosa vedo! "Quel che resta del giorno", ma è sulla Lista! Lo agguanto con uno scatto felino: è mio. C'è Anthony Hopkins in copertina, wow. Fuori due.

Toccherebbe allo scaffale della Christie, ma mentre gli corro incontro a braccia aperte, libri in braccio, in stile pubblicità al rallentatore, mi ricordo della recensione a cinque stelline che ho letto sul profilo Anobii di un altro blogger a proposito di un romanzo dal titolo "Q". Non ho idea di cosa parli e non lo voglio sapere, mi intriga. Sul database identifico lo scaffale e cerco la B di Blissett. Eccolo. Il tempo di tre respiri e sono al banco della registrazione.

La donna seduta dietro al banco aspetta che io tiri fuori dal portafogli la mia tessera bibliotecaria. Non mi guarda e non parla. Meccanicamente registra tutti i libri per il prestito mentre la osservo, senza nascondermi mentre lo faccio. Porta occhiali dalla pesante montatura colorata, i capelli tinti di biondo medio che mal si accordano con la sua carnagione abbronzata, da lampade, direi, vista la stagione. Il rossetto fucsia ciclamino è reso più violento ancora dalla chewing-gum che mastica a bocca aperta. Mi domando quale allineamento cosmico l'abbia condotta a lavorare in una biblioteca. Poggia i libri con malagrazia sul bancone e senza dare segno di avermi notata si gira a chiacchierare con un collega dietro di lei, mentre il mio pensiero torna, per un attimo, ad un cassiere gentile di supermercato.

10 commenti:

  1. Ah, i cassieri!
    Senti poi mi dici com'è l'ultimo.
    "Mi domando quale allineamento cosmico l'abbia condotta a lavorare in una biblioteca." Ma LOL!

    RispondiElimina
  2. Ma hai levato i captcha? Brava! Però se vuoi evitare lo spamm ti consiglio la moderazione, perchè ne arrivà abbastanza dopo un pò che hai aperto il blog.

    RispondiElimina
  3. Appena lo finisco ne scriverò sicuramente, ma ho deciso di lasciarlo per ultimo perché è quello che mi ispira di più!
    A volte essere cattiva mi viene d'istinto...
    Mi sto divertendo a pasticciare un po' il blog per capire come lo preferisco esteticamente, sono indecisa se moderare o usare i captcha, per evitare lo spam!

    RispondiElimina
  4. Tra i post che hai scritto finora questo è senza dubbio il mio preferito! Mi piace molto il tuo modo di scrivere :D
    Dunque La sorella di Mozart è della Neri Pozza per caso?
    Anche io sono incuriosita da Q!!! ce l'ho a casa da secoli ma ancora non mi ha "chiamata" forte. anche io ho notato che i libri mi chiamano :D
    adesso leggo un libro che si è letteralmente sgolato per mesi, si chiama "Un'eredità di avorio e ambra" mi sembrava il classico romanzetto del cacchio e invece no, è la storia di una collezione di netsuke giapponesi il cui primo possessore è finito in un celebre quadro di Renoir...quale mecenate del tempo. Cercavo una lettura leggera (Il nome della rosa e La chimera di Vassalli mi avevano lasciata un po' spossata xD) invece ho trovato un libro che parla di arte, anche quello cercavo da tempo :D Anche io voglio sapere come ti è sembrato Q :DD ahh che bello aver trovato qualcuno con cui poter parlare di libri ^___^

    RispondiElimina
  5. Grazie, Sexy! ^.^
    La sorella di Mozart è della Corbaccio Editore, ho ricontrollato adesso :P Bello sì, ma non strabiliante. L'ho finito, devo postare la recensione ;)
    Voglio "Un'eredità di avorio e ambra" *.* Me lo segno!
    Se hai finito un libro di Eco, hai tutto il mio rispetto! Ho iniziato "Il pendolo di Focault" e dopo più di 150 pagine, GIURO, non avevo ancora capito di cosa parlasse!! Il nome della rosa invece devo ancora iniziarlo. Non conosco "La chimera", mi documenterò! Mi aspetto molto da Q, speriamo bene.... :**

    RispondiElimina
  6. a volte penso che l'avvento di internet ci abbia un po' tolto il piacere di entrare in una biblioteca...
    mentre invece, per fortuna al supermercato ci andiamo ancora!

    RispondiElimina
  7. Evito di sottolienare il fatto che volevo cominciare con la frase che ha ri-scritto waterwitch...l'allineamento cosmico è sempre affascinante per spiegare l'inspiegabile!
    E poi...
    Inutile dire che aspetto notizie di Q (anche se un po' mi ha ricordato Follett, quindi, vacci piano, entra nell'atmosfera e lasciati sedurre. E sopratutto, non lasciarti deludere dalle prime cento pagine...sennò mi arrabbio!!)

    Mi piace questo post. Mi piacciono le biblioteche. Ero sicuro che piacessero anche a te, in fondo, "Ci piace perderci"...

    RispondiElimina
  8. @Badhands, sai che non ho mai comprato libri online? Ho preso una grossa cantonata e non l'ho più rifatto! Invece usavo fare la spesa online, quando vivevo in Scozia! XD

    @Enea: L'allineamento cosmico è un cliché strausato, ma quando ho visto questa donna (tutto vero, eh!) è esattamente ciò che ho pensato!
    Inutile dire che ho visto Q sul tuo profilo, quindi se non mi piace probabilmente dovrai farti dare lezioni da Malaussène sul mestiere :P
    Hai fatto bene ad avvisarmi, faccio parte della categoria di persone che abbandona il libro se le prime 150 pagine non convincono! :D
    Infatti sono contenta che ti sia perso a Porto (scusa la crudezza, ma è vero :P) perchè ho capito che anche io vivo così.
    Non voglio che questo blog contenga recensioni e basta: a ogni libro associo situazioni e memorie, e non intendo prescindere da queste nel parlare di quello che leggo...

    RispondiElimina
  9. Aedesss :D
    Continuo ancora a leggere "Un'eredità..."!! è davvero una bella scoperta! Questo racconto di lui che ricostruisce la storia di alcuni ninnoli giapponesi appartenuti alla sua famiglia gli ha consentito di tracciare un bello spaccato dello scenario artistico del tempo!
    Il Pendolo..anche io, stessa cosa! Il nome della rosa invece è completamente diverso! Oddio le prime 100 pagine le ha rese pesanti per scremare i suoi lettori xD ma per il resto è una meraviglia, un capolavoro raro!
    Oggi ho beccato una piccola biblioteca in centro e ti ho pensata *__* era da tempo che cercevo una biblioteca in cui potermi rifugiare, onde evitare di spendere il mio piccolo patrimonio da feltrinelli XD
    La chimera è la storia di una strega! io adoro le streghe... :)

    RispondiElimina